Nuovo studio sui meccanismi dell’Autismo
Su Brain è stato recentemente pubblicato un nuovo studio che spiega alcuni meccanismi alla base dell’autismo, aggiungendo un altro importante tassello alla comprensione di questa complessa malattia. È stato condotto dal team dell’IIT-Istituto Italiano di Tecnologia, guidato da Laura Cancedda, in collaborazione con il laboratorio di Biologia delle Sinapsi presso il Centre for integrative Biology (CIBIO) dell’Università di Trento, guidato da Giovanni Piccoli. Entrambi i ricercatori sono sostenuti dal programma carriere Istituto Telethon Dulbecco. Gli studiosi hanno scoperto che un’alterazione della funzione delle molecole Negr1 e FGFR2, che assicurano il corretto sviluppo di una specifica area cerebrale deputata alla percezione ed elaborazione degli stimoli sensoriali, induce difetti nella formazione della corteccia e porta a comportamenti anomali che si possono ricondurre ai sintomi diagnostici dell’autismo. Finora non era noto se i due geni Negr1 e FGFR2 fossero in qualche modo correlati e come cooperassero a regolare lo sviluppo cerebrale. Lo studio ha messo in luce che l’alterazione genica potrebbe essere alla base dei difetti di connettività osservati nei cervelli di pazienti con patologie dello spettro autistico.