
Responsabile scientifico:
Elvira Brattico, Professore Ordinario di Neuropsicologia e Neuroscienze Cognitive
(e Professor of Neuroscience, Music and Aesthetics alla Aarhus University in Danimarca)
Ricercatori, dottorandi e laureandi:
Marianna Delussi, Francesco Carlomagno, Luca Mazzon, Maria Pasanisi, Mariangela Lippolis, Giulio Carraturo, Mathias Klarlund, Niels Trusbak Haumann, Benedetta Matarrelli, Gianmarco Lorusso, Daniele Marzano, Matilde Sabato, Ilaria Mischitelli
Alumni
Silva Bruzzone, Fulvia Campo, Betul Ylimmaz, Di Wu, Lucrezia Messa
Contatto: elvira.brattico@uniba.it
***
Il gruppo di ricerca barese si occupa di esplorare le complesse interazioni tra musica, arti e cervello umano, con un particolare focus sui cambiamenti neurali associati all’apprendimento musicale e artistico e all’impatto della musica e delle arti su salute e benessere psicofisico individuale e, in senso lato, sulla collettività.
La sinergia tra neuroscienze, cognizione, musica e salute offre infatti ampie prospettive per sviluppare nuovi approcci terapeutici e educativi, contribuendo al miglioramento della qualità della vita e alla promozione del benessere psicofisico individuale e collettivo.
Grazie all’implementazione di una batteria di test su piattaforma digitale per la raccolta dei dati direttamente sul campo (ad es. nelle scuole o in centri assistenziali e sociali), le ricerche del gruppo spaziano dai metodi della psicologia sperimentale alle tecniche di neuroscienze cognitive e computazionali per lo studio delle risposte cerebrali all’esperienza estetica musicale.
Tali studi mirano a descrivere i molteplici aspetti delle attività musicali nella loro interezza, operando uno smarcamento dai paradigmi controllati sperimentali e occidento-centrici verso situazioni più ecologiche-naturalistiche che riflettano le sfaccettature dell’esperienza estetica in contesti socio-culturali variegati e distanti.
Si cercano, inoltre, i substrati neurali e molecolari della musica anche in prospettiva longitudinale, al fine di comprendere i meccanismi che permettono alla musica di generare effetti benefici sulle funzioni percettive, cognitive e socio-affettive della persona a 360°.
Questo numero monografico della newsletter presenterà le tre principali linee di ricerca del gruppo: Esperienza estetica musicale e sue differenze individuali, Apprendimento musicale e Applicazioni cliniche e sociali.
***
L’esperienza estetica musicale e le sue differenze individuali
La Neuroestetica della Musica
Adottando un’impostazione teorica proveniente dalla neuroestetica delle arti visive, il gruppo studia lo stato psicologico e cerebrale determinato dall’interazione con uno stimolo ambientale — in questo caso un suono o una canzone cui attribuiamo qualità positive o negative, come piacevolezza o bellezza.
L’obiettivo è comprendere i meccanismi e le strutture neurali coinvolti nei processi percettivi, affettivi e cognitivi che generano le tre risposte estetiche fondamentali: emozioni, giudizi e preferenze, e questo sia per i generi musicali della cultura occidentale che per le espressioni musicali di culture distanti.
Oltre alla cultura, anche le caratteristiche personologiche influenzano il modo in cui si reagisce a musica ed altre forme di espressione artistica. In questo caso si parla di differenze individuali, che in musica vedono a un estremo i musicofili (coloro che provano emozioni intense ascoltando o suonando musica) e gli anedonici (individui indifferenti al piacere musicale pur avendo reazioni edoniche normali verso altri stimoli). Una simile varietà di sensibilità si trova anche rispetto al rumore.
Basi genetiche?
Poiché risposte percettive e affettive a rumore e musica sono tratti ereditabili, è ragionevole cercarne basi genetiche. Il gruppo di ricerca indaga i correlati neurali delle differenze individuali nelle risposte percettive ed emotive ai suoni e i loro substrati genetico-molecolari. I profili neurocognitivi vengono valutati con test psicologici, i tratti personologici affettivi con questionari, sia validati che da validare, e le abilità uditive con prove di ascolto, integrando poi, ove possibile, i dati comportamentali con misure cerebrali e analisi genetiche su polimorfismi associati a funzioni cerebrali.
Il “Barcelona Musical Reward Questionnaire”
Uno strumento, validato in italiano a Bari in collaborazione con l’Università di Pavia, e utilizzato sia con adulti che con bambini ed adolescenti è il questionario “Barcelona Musical Reward Questionnaire (BMRQ)”. Tale questionario permette di misurare la sensibilità individuale alla ricompensa musicale. La validazione italiana su 1.012 persone ha mostrato ottima affidabilità e coerenza interna. In linea con evidenze precedenti, le donne riportano maggiore sensibilità alla ricompensa rispetto agli uomini (eccetto la sottoscala Musical Seeking).
Musicisti e appassionati di musica hanno punteggi più alti dei non musicisti, mentre la sensibilità musicale decresce con l’età. Grazie ad alcune collaborazioni internazionali, il BMRQ è stato validato a Bari anche su adolescenti danesi ed è in corso di validazione sulla popolazione turca. In connessione con questo studio di validazione, si stanno investigando le peculiarità dell’esperienza musicale e spirituale dei dervisci rotanti.
Musica e bambini
Le differenze individuali rispetto alla sensibilità e alle abilità musicali cominciano in tenera età: fin da neonati, le modalità in cui ascoltiamo, ci muoviamo a tempo e riconosciamo melodie dipendono dal tipo di interazione musicale instaurata col datore di cure. Uno studio in corso si occupa di registrare sia il comportamento sincrono che l’attività neurale di madre e bambino durante l’interazione musicale e verbale, in relazione allo stile di attaccamento e alle dinamiche emotive della diade.
*
Apprendimento musicale
Cambiamenti psicologici e neurali
Fare musica è un’attività non solo piacevole, gratificante, pervasiva, ma anche multisensoriale, multidimensionale e complessa: questa sua completezza, combinata con la motivazione a ripeterla intensamente per anni, porta a cambiamenti non solo nel comportamento ma anche nel cervello e nella consapevolezza del corpo. Uno studio multicentrico diretto dal prof. Massimo Grassi, che ha coinvolto anche Bari, ha confermato il vantaggio di memoria di lavoro nei musicisti, osservato anche in ragazzi che frequentano le scuole medie musicali pugliesi.
Partendo da studi di neuroimmagine e da studi comportamentali condotti sia su adulti che bambini sulla relazione tra abilità musicali ed empatia, si è voluto studiare come l’apprendimento musicale comporti cambiamenti non solo nell’ambito percettivo-cognitivo, ma anche affettivo-relazionale.
Pratica strumentale e competenze emotive
Grazie alla collaborazione con la Confiam, con la scuola di musicoterapia Arpamagica e con il Conservatorio di Bari, è stato scoperto che la pratica strumentale riesce a trasferire benefici sulle competenze emotive non musicali facilitando la consapevolezza emotiva. In altre parole, suonare musica può affinare la comprensione emotiva e le capacità espressive portando ad avere relazioni interpersonali più autentiche.
Queste ricerche – arricchite da tecnologie innovative (batterie psicologiche su piattaforme digitali per raccolta dati collettiva ed accurata, paradigmi di stimolazione naturalistica, EEG duale, analisi del segnale cerebrale anche in combinazione con mappaggio genetico) – mirano a ottenere una visione a 360° degli effetti della formazione musicale su mente/cervello/corpo.
La comprensione dei cambiamenti neurali legati alla pratica musicale potrebbe aprire nuove vie in campo educativo.
*
Applicazioni cliniche e sociali
Musica e patologie
Partendo da revisioni sistematiche della letteratura e da studi sulle basi neurali della memoria musicale, sono stati impostate investigazioni cliniche osservazionali su vari tipi di patologie, sia neurologiche che psichiatriche.
Il 2025 ha visto la pubblicazione di un articolo sulla rivista Proceedings of the National Academy of Science con risultati relativi alle caratteristiche peculiari dell’esperienza del groove in individui con disturbo da uso di sostanze (cocaina ed eroina), accolti nelle sedi nella comunità Emmanuel a Lecce, Oria e Triggiano. Inoltre, è in corso un ulteriore studio osservazionale sulle abilità di riconoscimento delle emozioni in malattie genetiche rare come la corea di Huntington e la sindrome di Williams.
Trial clinici
Sono in svolgimento alcuni trial clinici di intervento multidimensionale, basati sulla musica, usufruendo anche di tecnologie di realtà virtuale e di neurostimolazione. I trial si rivolgono sia ad adulti con patologie neurologiche per la riabilitazione funzionale e cognitiva che ad anziani sani, al fine di contrastare il declino cognitivo e funzionale e migliorare la qualità della vita.
Alcune collaborazioni con associazioni culturali e sociali presenti sul territorio pugliese hanno permesso di avviare anche studi di intervento musicale con finalità sociale per il contrasto alla povertà socio-educativa e la prevenzione della devianza sociale nell’adolescenza.
Un esempio di trial clinico
Un trial clinico preregistrato tuttora in corso si concentra sui disturbi della coscienza, che derivano da gravi lesioni cerebrali e che richiedono strategie riabilitative per migliorare consapevolezza, qualità della vita e possibilità di recupero. La musica può essere uno strumento riabilitativo laddove linguaggio e cognizione sono severamente compromessi.
Un’altra strategia è la stimolazione cerebrale non invasiva (tES). Il trial clinico propone un approccio riabilitativo combinato di musica e stimolazione elettrica, in collaborazione con l’Ospedale S. Maugeri di Bari, per valutare processi di neuroplasticità residua e modulazione neurale con esiti clinici.
Queste ricerche esplorano come la musica possa essere utilizzata come strumento di riabilitazione cognitiva e prevenzione primaria e come possa migliorare il benessere nel ciclo di vita.
***
Riferimenti bibliografici:
Campo, F. F., & Brattico, E. (2022). Remembering sounds in the brain: From locationist findings to dynamic connectivity research. Rivista Di Psicologia Clinica – Open Access, 2. https://doi.org/10.3280/rpc2-2022oa14002
Campo, F. F., Carlomagno, F., & Brattico, E. (2025). The relationship between fluid intelligence and memory and how to measure it with technological tools. In Communications in Computer and Information Science (pp. 30–46). Springer Nature Switzerland.
Campo, F. F., Carlomagno, F., Vuust, P., Haumann, N. T., Bonetti, L., Grube, M., & Brattico, E. (2026). Is auditory prediction related to domain-general cognitive abilities? A neurophysiology study on MMN and cognitive performance scores. Behavioural Brain Research, 497(115884), 115884.
Carlomagno, F., Bevilacqua, V., Brunetti, A., Sibilano, E., Delussi, M., Lippolis, M., Diomede, R., & Brattico, E. (2025). Proof-of-concept study on the use of virtual reality with evocative and aesthetic content for elderly individuals with cognitive decline. Applied Sciences (Basel, Switzerland), 15(9), 4627.
Carlomagno, F., Bruzzone, S. E. P., Bonetti, L., & Brattico, E. (2025). How to keep a brain plastic with music: A mini-review of neurophysiological findings on music and ageing. Ageing International, 50(4). https://doi.org/10.1007/s12126-025-09633-9
Carraturo, G., Ferreri, L., Cardona, G., Lorenzo-Seva, U., Rodriguez-Fornells, A., & Brattico, E. (2025). The Italian version of the extended Barcelona Music Reward Questionnaire (eBMRQ): a validation study and association with age, gender, and musicianship. PeerJ, 13, e18403.
Carraturo, G., Ferreri, L., Vuust, P., Matera, F., & Brattico, E. (2022). Empathy but not musicality is at the root of musical reward: A behavioral study with adults and children. Psychology of Music, 50(6), 2001–2020.
Carraturo, G., Kliuchko, M., & Brattico, E. (2024). Loud and unwanted: Individual differences in the tolerance for exposure to music. The Journal of the Acoustical Society of America, 155(5), 3274–3282.
Carraturo, G., Pando-Naude, V., Costa, M., Vuust, P., Bonetti, L., & Brattico, E. (2025). The major-minor mode dichotomy in music perception. Physics of Life Reviews, 52, 80–106.
Criscuolo, A., Pando-Naude, V., Bonetti, L., Vuust, P., & Brattico, E. (2022). An ALE meta-analytic review of musical expertise. Scientific Reports, 12(1), 11726.
Lippolis, M., Carlomagno, F., Francesca Campo, F., & Brattico, E. (2024). The use of music and brain stimulation in clinical settings: Frontiers and novel approaches for rehabilitation in pathological aging. In The Theory and Practice of Group Therapy. IntechOpen.
Lippolis, M., Carraturo, G., Ferreri, L., Vuust, P., Müllensiefen, D., Matarelli, B., & Brattico, E. (2023). Sensitivity to social reward in music behavior changes after music training in preadolescence. Advances in Cognitive Psychology, 19(4), 106–125.
Lippolis, M., Derdau Sørensen, S., Petersen, B., Vuust, P., & Brattico, E. (2024). How culture and musical engagement shape musical reward sensitivity in Danish teens: A validation study of the Danish Barcelona musical reward Questionnaire with 4641 adolescents. Scandinavian Journal of Psychology. https://doi.org/10.1111/sjop.13074
Lippolis, M., Lenti, R., Mantuano, P., De Luca, A., Pantaleo, A., Quaranta, N., Pilotto, A., Solfrizzi, V., & Brattico, E. (2024). The MultiMusic multidomain intervention including choral practice in community-dwelling older people: A study protocol for Brain-Derived Neurotrophic Factor (BDNF) salivary biomarkers, audiometric and neuropsychological parameters. In medRxiv. https://doi.org/10.1101/2024.11.29.24318152
Lippolis, M., Matarrelli, B., Carraturo, G., Vuust, P., & Brattico, E. (2025). Examining the relationships between musical sophistication, musical engagement, and empathy in samples of Italian and Spanish preadolescents. Psychology of Music, 03057356251368701. https://doi.org/10.1177/03057356251368701
Lippolis, M., Müllensiefen, D., Frieler, K., Lanza, K., Vuust, P., Mazzon, L., & Brattico, E. (2025). The power of practice: A longitudinal study, systematic review and meta-analysis on the role of intensity of music training for enhancing musical and non-musical abilities. In PsyArXiv. https://doi.org/10.31234/osf.io/huwyx_v2
Lippolis, M., Müllensiefen, D., Frieler, K., Matarrelli, B., Vuust, P., Cassibba, R., & Brattico, E. (2022). Learning to play a musical instrument in the middle school is associated with superior audiovisual working memory and fluid intelligence: A cross-sectional behavioral study. Frontiers in Psychology, 13, 982704.
Matarrelli, B., Lippolis, M., & Brattico, E. (2023). Musica per il flourishing individuale e collettivo: le frontiere della ricerca in Psicologia e Neuroscienze della Musica (pp. 35–55). Edizioni di Pagina.
Spaccavento, S., Carraturo, G., Brattico, E., Matarrelli, B., Rivolta, D., Montenegro, F., Picciola, E., Haumann, N. T., Jespersen, K. V., Vuust, P., & Losavio, E. (2024). Musical and electrical stimulation as intervention in disorder of consciousness (DOC) patients: A randomised cross-over trial. PloS One, 19(5), e0304642.
Spinosa, V., Brattico, E., Campo, F., & Logroscino, G. (2022). A systematic review on resting state functional connectivity in patients with neurodegenerative disease and hallucinations. NeuroImage. Clinical, 35, 103112.
Spinosa, V., Vitulli, A., Logroscino, G., & Brattico, E. (2022). A review on music interventions for frontotemporal aphasia and a proposal for alternative treatments. Biomedicines, 11(1), 84.
Stupacher, J., Matarrelli, B., Cozzoli, D., Ventura, M., Montinaro, F., de Gennaro, L., Vuust, P., & Brattico, E. (2025). Individuals with substance use disorders experience an increased urge to move to complex music. Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, 122(20), e2502656122.
***
Collaborazioni accademiche (selezionate):
Center for Music in the Brain
Department of Clinical Medicine, Aarhus University, Danimarca – Peter Vuust, Peter Keller, Leonardo Bonetti, Boris Kleber, Massimo Lumaca
BRAMS International Laboratory for Brain, Music and Sound Research
University of Montreal, Canada – Simone Dalla Bella, Simone Falk
Center of Excellence in Music, Mind, Body and Brain (CoEMMBB)
Universities of Jyväskylä and Helsinki, Finland – Petri Toiviainen, Mari Tervaniemi, Minna Huotilainen
LongGold Project
Daniel Mullensiefen, Klaus Frieler
Experimental Psychology Unit, Helmut Schmidt University Hamburg
Germania – Thomas Jacobsen
Brain Science Institute, Hangzhou Normal University
Cina – Baoming Li, Di Wu
IRCCS Maugeri, Bari
Simona Spaccavento, Ernesto Losavio, Fabiana Montenegro
Centro Malattie Neurodegenerative Azienda Ospedaliera “Card. G. Panico”
Tricase – Giancarlo Logroscino, Salvatore Nigro, Benedetta Tafuri
CRIL Centro di Ricerca Intedisciplinare sul Linguaggio
Università del Salento, Lecce – Mirko Grimaldi
Dipartimento di Scienze mediche di base, neuroscienze e organi di senso
Policlinico di Bari – Marina De Tommaso, Damiano Paolicelli, Paolo Taurisano, Nicola Quaranta, Alberto Pilotto, Vincenzo Solfrizzi
***
Collaborazioni con associazioni (selezionate):
Associazione MusicaInGioco Progetto Didattico Sperimentale – Andrea Gargiulo
Associazione Società Ideale – Franco Godono
Ministero della Giustizia Dipartimento di Giustizia Minorile e di Comunità BARI – Angela Gismondi
Centro Servizi per le famiglie che la Cooperativa Sociale OCCUPAZIONE E SOLIDARIETÀ, Bari – Raffaele Diomede
Comunità Emmanuel – Danilo Cozzoli
***
Finanziamenti
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Politiche della Famiglia
Regione Puglia PON
Next Generation EU PNRR
Horizon Seed Università degli studi di Bari Aldo Moro
Intesa Sanpaolo
