Il convegno tenutosi lo scorso 17 gennaio presso il Grattacielo Pirelli di Milano, dal titolo “Piano Operativo Regionale Autismo (POA): diagnosi precoce e presa in carico nello sviluppo di progettualità dedicate”, è stato un importante momento di riflessione, di approfondimento e di analisi del percorso svolto dall’approvazione del POA nell’ottobre 2021 ad oggi, attraverso i due progetti, PERVINCA e AUTER, sostenuti dal Fondo Nazionale Autismo.
La giornata è iniziata condividendo i primi dati epidemiologici lombardi relativi al disturbo dello spettro autistico, utili a descrivere le dimensioni del fenomeno e stimare il carico dei bisogni socio-sanitari dei pazienti e delle loro famiglie. La parola è poi passata ai pediatri di libera scelta responsabili della sorveglianza attiva e dello screening nell’ambito del bilancio di salute dei 18 mesi, che prevede l’invio in fast track alle strutture NPIA territoriali per un approfondimento diagnostico specialistico dei casi ad alto rischio per disturbo del neurosviluppo.
È stata quindi presentata l’attività dei Nuclei Funzionali Autismo (NFA) zonali costituiti in ogni ASST lombarda che hanno collaborato, nell’ambito del progetto regionale PERVINCA, alla definizione di protocolli condivisi di diagnosi clinica e di percorsi di accompagnamento post-diagnosi.
A seguire, l’intervento del dr. Stefano D’Arrigo del Centro Fondazione Mariani per lo Studio dei Disordini del neurosviluppo, presso l’IRCCS Istituto Neurologico Besta, ha illustrato il ruolo delle strutture NPIA di terzo livello, quali NFA sovrazonali, nella definizione diagnostica clinica ed eziopatogenetica dei casi più complessi. In modo trasversale ai vari contributi si è parlato della piattaforma WIN4ASD, strumento operativo destinato a facilitare il raccordo tra servizi di cure primarie e servizi specialistici NPI in un ambiente web sicuro.
Il focus si è poi spostato sui risultati conseguiti dal progetto AUTER che si è occupato della costituzione delle Équipe Specialistiche Psichiatriche in tutte le ASST e negli IRCCS lombardi, deputati a garantire la transizione in raccordo con le UONPIA, la presa in carico, la gestione delle emergenze comportamentali e la continuità di cura per le persone adulte con disturbo dello spettro autistico nell’ambito di un progetto di vita. Ampio spazio è stato dedicato al dibattito relativo a come stabilizzare e potenziare i servizi finora avviati e alla definizione di obiettivi futuri per le nuove progettualità, AUTINCA e Diapason, già approvate e coordinate da Regione Lombardia.
Commenta la dr.ssa Sara Bulgheroni: «La nostra UO Semplice Dipartimentale Sindromi Genetiche con disabilità intellettiva e disturbi dello spettro autistico, sede del Centro FM dedicato ai disordini del neurosviluppo, continuerà il suo impegno nell’ambito della sezione del POA dedicata alla diagnosi precoce. Le principali sfide per i NFA sovrazonali saranno quella di fornire una definizione condivisa del paziente complesso che necessita invio a una struttura di terzo livello e quella di concordare il percorso ottimale degli esami di laboratorio e strumentali».
Il convegno si è chiuso con la consapevolezza che sono stati fatti i primi passi per creare percorsi diagnostici di base condivisi, ma è necessario continuare a investire sulla formazione degli operatori e sul potenziamento della rete curante per garantire servizi efficienti a favore delle persone con autismo in tutte le fasi del ciclo di vita.
Si ringrazia per il contributo la dr.ssa Sara Bulgheroni della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Besta di Milano.
