A.MO.GIOCO, riabilitare giocando - Fondazione Mariani
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A.MO.GIOCO, riabilitare giocando

Prosegue lo studio multicentrico, promosso dal GIPCI – Gruppo Italiano Paralisi Cerebrali Infantili, volto a sistematizzare e validare l’approccio riabilitativo al bambino con forme bilaterali di Paralisi Cerebrale (PC) basato sul modello cognitivista “Apprendimento MOtorio nel GIOCO” (A.MO.GIOCO), elaborato e messo a punto negli anni ’90 dal gruppo di medici e terapisti della U.O. di Neurologia dello Sviluppo dell’Istituto Neurologico Besta di Milano. Tre i centri pilota coinvolti: Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Besta, Fondazione IRCCS Mondino di Pavia e IRCCS Nostra Famiglia di Bosisio Parini (Lecco).

Il progetto intende verificare l’efficacia di tale trattamento, intensivo e integrato, nei bambini di età compresa tra i 2 e i 6 anni. Il trattamento mira a promuovere l’interazione bambino-ambiente, evocare l’iniziativa del bambino nella pianificazione di attività, sostenere la raccolta delle informazioni e la scelta delle strategie per la soluzione di un compito, e quindi a favorire l’apprendimento di un comportamento motorio più evoluto e adattivo. Obiettivi da raggiungere attraverso il gioco, fonte di piacere e iniziativa spontanea da parte del bambino, così da attivare e riabilitare tutte le aree coinvolte: motorie, sensoriali, affettive, cognitive, comunicative.

Nel 2021, al Corso di neuroriabilitazione organizzato da Fondazione Mariani in collaborazione con il GIPCI, si è giunti alla definizione e presentazione dell’approccio A.MO.GIOCO. Ulteriori messe a punto sono avvenute nel 2022 con la strutturazione di tabelle esplicative delle attività (ora in corso di pubblicazione su una rivista indicizzata), definite in base all’età e al livello di gravità delle PC, secondo le funzioni posturo-motoria, manipolatorio-prassica e visiva. È altresì proseguito l’arruolamento dei pazienti e dei casi controllo, che dovrebbe concludersi nel 2023.

I risultati finali di questa ricerca verranno disseminati in tutti i centri GIPCI e, attraverso pubblicazioni e corsi di formazione dedicati, nel maggior numero possibile di strutture riabilitative sul territorio italiano. La dr.ssa Emanuela Pagliano del Besta, coordinatrice dello studio, commenta con le colleghe Maria Foscan e Maria Teresa Arnoldi: «Riteniamo che tale progetto possa sistematizzare e quindi permettere la diffusione di un approccio riabilitativo integrato, che consente di trasferire nella vita quotidiana del piccolo paziente quanto appreso nel trattamento, favorendo una migliore autonomia, partecipazione e qualità di vita per il bambino e la sua famiglia».

Si ringrazia per il commento la dr.ssa Emanuela Pagliano della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Besta

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